Matrioske
Il filosofo greco Socrate è il nostro patrono:
Perché? Per via della sua continua ricerca della Verità, anche se essa, ogni volta che qualcuno le si avvicina, si allontana un po’ più in là. È quello che accade al lab. Cercando di rispondere alla fatidica domanda “Cos’è”, la verità sull’amore, la risposta dei filosofi corrisponde alla definizione del concetto: non uno ma ben 17 spunti diversi, tutti plausibili, argomentabili, complessi, veri.
Alle spalle della dialettica che anima le discussioni del lab ci sono le provocazioni di una ex alunna del nostro liceo: Matilde, maturità del 2013, laureata in filosofia a Padova e ora scrittrice dopo aver frequentato la “Holden School” di Torino. La sua ultima raccolta di racconti si intitola “Gli amori sfiorati”. Leggiamo insieme alcuni passaggi del racconto “Involucro” per farci provocare dalla letteratura. Non possiamo pubblicare lo scritto perché coperto da Copyrights ma la storia ci offre spunti di riflessione veramente intriganti.
Brevemente: l’anziana signora Emilia ha deciso di ristrutturare e vendere la propria casa perché troppo grande e difficile da gestire per una persona sola. Ha poche soddisfazioni dalla vita ma una di queste è rappresentata dalla sua collezione di matrioske. Bamboline, piene di altre bamboline, piene di altre bamboline, colorate e vivaci.
Involucri pieni o vuoti? Quanti colori ha l’amore? Quanti ne hanno le matrioske nella vetrinetta di Emilia. Un giorno, però, le bamboline, a partire dalle più piccole, iniziano a sparire. La vicenda diventa un po’ dark. Chi si è fregato le bamboline? La vita dell’anziana signora è letteralmente stravolta, tutte le sue granitiche certezze sembrano dissolversi tanto che della sua rassicurante collezione di “pienezze svuotate”, ne resta, alla fine, una sola.
La signora Emilia se la tiene stretta, nel terrore di perderla. Non la perde mai d’occhio. Ma un giorno, un possibile acquirente del suo appartamento, facendo un sopralluogo, le rivela che la fidanzata ha una collezione di matrioske proprio come la sua.
L’anziana signora, affamata di relazioni significative, sempre più rare, decide improvvisamente di regalare al giovane l’ultima bambolina rimasta. Magari la ragazza potrà lei completare la collezione. “Un comportamento da vera madre” conclude il racconto, perché la signora Emilia, vecchia e stanca, affezionata alle bamboline e ai figli delle altre signore incontrati facendo la coda al supermercato, decide di regalare l’ultimo scampolo di certezza rimastole.