SEDUZIONE, INGANNO, AMORE?
Il viaggio continua e, insieme ad Ulisse, ci ritroviamo sull’isola di Ea, al cospetto della maga Circe. Sappiamo che la bellezza, le forme suadenti, i profumi, le forme, i cibi, le bevande inebrianti, hanno corrotto i compagni di viaggio dell’eroe, fino a trasformarli in porci, del resto da sempre la filosofia ci ha insegnato che è questo il destino di chi si lascia travolgere dagli istinti! L’amore, ci ricorda Platone nel Simposio, è sia terrestre che celeste, uno ha bisogno dell’altro. La bellissima maga tenta di sedurre anche Ulisse, ma l’eroe resiste alle sue malie. Merito della droga svelata dal dio Ermes o dell’amore incorrotto per la moglie Penelope? Chi non si è mai innamorato? Assistiamo brevemente a quella che, forse, è la più grande storia d’amore e seduzione mai narrata: William Shakespeare, Romeo e Giulietta, nella versione declinata in chiave modernissima, ma col testo originale, “Romeo + Juliet” del 1996, del regista americano Baz Luhrmann, con un giovanissimo Leonardo di Caprio e una bellissima Claire Danes.
In amore devono prevalere sincerità, autenticità, la parte migliore di noi. In amore l’inganno non funziona mai! Sicuro? Dal film “Harry ti presento Sally” ci divertiamo ad assistere ad una delle più perfette simulazioni di trasporto amoroso. Quindi? In amore si rivela la parte peggiore dell’umanità? Leggiamo due poesie scritte da due di noi che ci riportano al dolore e alla sofferenza causati da amori impossibili o consunti.
LA MAGA CIRCE
Quale maga appaga
eppure lei non stava
a ciance e moine
di gran lunga più accline
a farsi o darsi incanto
Io stesso
mi son tradito
per anni ho preferito
coricarmi sulla malizia
della sua pelle.
Dopo Circe
le mie belle vele ripresi
giorni in mare spesi
non sapendo
in quale dimora rincasare.
Dopo Circe
il vizio pare
virtù ordinaria
eleganza animale
a cui lei trasforma.
Chi più torna
si preferisce l’Ade
per poi sbiascicare
parole nuove
vini vecchi
agli specchi
di una dea terribile.
Sempre credibile
preferire alle sirene
ai canti lindi
le sue catene
i suoi mali vinti.
Quanti venti c’hanno spinti
in nascosti antri
da Calipso ballai
mai scordando
l’immortale mio mai.
Dopo Circe
non ho più saputo
che sguardo usare
non Penelope di seta
nemmeno il mio fiuto
o la prole lieta.
Quale maga lascia
snodarsi una magia
mi cacciasti
vuoto in faccia
alla mia via.
Io stesso tra le forme
dopo te
vidi la morte
giorno e notte
avi tuoi
mi ricordano quanto Amica
fu la sorte
nel punirmi
dalla dea della vita.
MASCHERE
Maschere infime
infilzano
l’intimo
dell’umile
animo
umano.
Tutti i brufoli
nascondono,
e cacciano
negli angoli
più reconditi
d’epidermide
tua.
Ma essi mica scappano
anzi aspettano
il momento giusto
per mostrare
il mostro
decomposto
che è rimasto …
E presto
ha preso
il tuo posto.
Che ti piaccia
o no
quell’è tua faccia
adesso
Dimenticasti
quel ch’era
vera;
e prendesti
in sposa
‘sta mera
strega …
e ora
tu spera
di non finir
nel menù
dei suoi pasti …
Cazzo:
già non ti vedo più!
Ma non è solo in amore che si può sperimentare la forza della seduzione. Nell’Atene democratica di Socrate c’era una scuola di pensiero, i sofisti, che aveva fatto dell’arte della persuasione il veicolo più efficace per conquistare il potere. Il potere affascina, e, spesso, corrompe, spinge gli uomini a dare il peggio di sé, come ci ricorda George Orwell nel romanzo “La fattoria degli animali”. Da un celebre Musical tratto dal romanzo, ascoltiamo i cantanti Tosca D’Aquino e Massimo Venturiello che descrivono il destino di una fattoria affidata al governo dei peggiori, i maiali, che promettono agi e progresso e offrono tristezza e dolore. Ma che importa? Basta divertirsi come in una balera di campagna!
Ma chi sono i più grandi seduttori della letteratura italiana? Noti ovunque! La risposta è corale: il gatto e la volpe di Pinocchio. L’effetto karaoke è inevitabile e si mettono tutti a cantare la celebre canzone “Il gatto e la volpe” di Edoardo Bennato. Vieni con noi e avrai la felicità, di noi ti puoi fidar!!