IO E TE
Eros, nell’immaginario greco, è un dio-bambino perché sempre nuovo, puro, istintivo e poco razionale, volitivo e caparbio, proprio come certi bambini. Ecco perché per entrare nella dimensione dell’amore di coppia ci serviamo di due narrazioni filmiche che hanno entrambe dei protagonisti adolescenti.
Nello stralunato film del 2012 “Moonrise Kingdome” Sam è un ragazzino orfano che vive perennemente, abbandonato, all’interno di un campo scout nell’attesa di ricevere un’agognata adozione da parte di qualche adulto che si prenda cura di lui. Nel frattempo si innamora perdutamente di Suzy, che ricambia, anche se il rapporto appare da subito irto di ostacoli. Sam e Suzy, dopo varie peripezie, decidono di fuggire insieme. Raggiungono una chiesetta e lì coronano il loro sogno sposandosi, per finta. Tutto, ovviamente, ha un tono surreale e fantastico ma non per questo i loro sentimenti appaiono finti.
Sui sogni di Sam si addensano dense nubi nere dato che l’orfanotrofio reclama la sua custodia. Sam e Suzy scappano sul tetto e poi sul campanile della chiesetta. Un fulmine lo colpisce ma nulla ferma l’amore e proprio mentre l’inesorabile assistente sociale sta per accompagnare Sam in collegio lo sceriffo Sharp dichiara la sua disponibilità ad adottare Sam. Sam e Suzy possono coronare il loro sogno d’amore e si baciano. Tra l’apparecchio dentale dei due ragazzi si sprigiona una piccola scossa elettrica ma un fulmine potente colpisce il campanile e lo distrugge. Tutto sembra precipitare ma il capitano Sharp regge Sam e Sam afferra Suzy. L’amore non molla. Mai.
Cambiamo scenario ma non il nome. Anche nel film “Love actually” del 2003 (in italiano “L’amore per davvero”) troviamo la narrazione di un amore bambino. Fortissimo.
Sam è orfano di mamma Joanna e vive, amato e accudito, con l’ultimo compagno di lei, il patrigno Daniel. Sam è innamorato di una compagna di classe dal nome, per lui, fortemente evocativo, Joanna, come la sua mamma. L’undicenne Sam fa di tutto per conquistare la ragazzina, ma lei, americana, decide di tornare a casa lasciando Sam senza mai avergli concesso la possibilità di dichiararsi. A questo punto il patrigno Daniel propone a Sam di tentare il tutto per tutto: fiondarsi all’aeroporto e manifestare apertamente i propri sentimenti a Joanna. Il destino, ma soprattutto le rigide procedure aeroportuali, impedisce a Sam di raggiungere l’amata. Pazienza, l’importante è provarci! Sam torna, accompagnato dalla polizia, dal patrigno che lo attende. Ma quando meno se lo aspetta si volta e trova davanti a se la ragazzina che gli scocca un bacio.
È la forza incredibile di cui parlava Socrate nel “Simposio”. È il vuoto che viene colmato. È la vita che genera vita.